📝
Introduzione
Il divorzio consensuale è la soluzione più veloce ed economica per porre fine a un matrimonio. Nel 2025, grazie a recenti semplificazioni legislative, i tempi sono ancora più rapidi. In questa guida spiegheremo sinteticamente e schematicamente tutto ciò che serve sapere: tempi, costi, documenti e procedura per ottenere il divorzio consensuale.

Cos’è il divorzio consensuale?
Il divorzio consensuale è la procedura con cui due coniugi decidono, di comune accordo, di sciogliere il matrimonio.
È caratterizzato da:
• pieno accordo su tutte le condizioni (figli, casa, mantenimento),
• procedura più semplice rispetto al divorzio giudiziale,
• minor impatto emotivo ed economico.

Quali documenti servono per il divorzio consensuale?
Per avviare la procedura sono necessari:
• Certificato di matrimonio aggiornato,
• Stato di famiglia di entrambi i coniugi,
• Accordo sottoscritto su condizioni economiche e sull’affidamento dei figli,
• Copia del provvedimento di separazione.

Quali sono i tempi del divorzio consensuale?
Con Giudice:
Se si presenta il ricorso in Tribunale, il divorzio consensuale si conclude mediamente nell’arco di pochi mesi.
In Comune:
Se non ci sono figli minori o disabili e nessun trasferimento di immobili, si può procedere davanti all’Ufficiale di Stato Civile. In questo caso i tempi si riducono ulteriormente.

 

Quali sono i costi dell’avvocato?
• In Tribunale:
Le spese variano tra 1.000 € e 3.000 €, a seconda della complessità degli accordi, salva la possibilità di ottenere il patrocinio a spese dello Stato  https://www.studioavvocatofadda.it/gratuito-patrocinio/
• In Comune:
La procedura ha costi inferiori: da 500€ a 1.000€ circa.

Quali sono vantaggi e svantaggi del divorzio consensuale?
Vantaggi:
• Procedura più veloce,
• Costi ridotti,
• Minore stress emotivo.
Svantaggi:
• Necessità di raggiungere un pieno accordo preventivo su ogni aspetto.

DIVORZIO CONGIUNTO: è necessario che i coniugi abbiano raggiunto un accordo completo su ogni punto.

Quando serve l’assistenza dell’avvocato?
L’assistenza di almeno un avvocato è sempre consigliata e, in alcuni casi (es. presenza di figli minori), obbligatoria.
L’avvocato si occupa di:
• Redigere correttamente gli atti,
• Verificare che l’accordo sia valido e tuteli i diritti delle parti,
• Seguire l’iter fino all’omologazione o alla trascrizione.

È obbligatorio avere due avvocati?
No, è possibile anche avere un solo avvocato per entrambi.

Dopo quanto tempo dalla separazione si può chiedere il divorzio congiunto?
In Italia, i coniugi possono chiedere il divorzio congiunto dopo aver atteso determinati tempi dalla separazione, che variano a seconda della tipologia di separazione adottata:
• Dopo 6 mesi dalla separazione consensuale: Se i coniugi hanno già trovato un accordo su tutte le condizioni (figli, beni, ecc.) e la separazione è stata consensuale, possono richiedere il divorzio congiunto subito dopo 6 mesi dalla prima udienza.
• Dopo 12 mesi dalla separazione giudiziale: Se la separazione è stata giudiziale, i coniugi devono attendere almeno 12 mesi dalla comparizione in tribunale per chiedere il divorzio congiunto.
In entrambi i casi, la separazione deve essere definitiva, cioè non più appellabile.

In conclusione:
Il divorzio consensuale è oggi una procedura snella ed efficiente. Tuttavia, per evitare errori che potrebbero allungare i tempi o invalidare l’accordo, è fondamentale affidarsi a un avvocato esperto.

👉 Contattami per una consulenza sul tuo caso: possiamo trovare insieme la soluzione più rapida e serena.

Invia senza impegno un messaggio di whatsapp al numero 335399381 o invia una mail a info@studioavvocatofadda.it e ti risponderò rapidamente.